mercoledì 18 marzo 2015

QUATTRO CHIACCHIERE AL BANCONE: MARY & THE QUANTS


Intervistiamo oggi una nuova band milanese, i Mary & The Quants.

Intanto presentatevi ai lettori del blog. 
Ciao a tutti i lettori di A Classified Level! Siamo Mary & The Quants, una formazione di Milano ispirata alla musica dei favolosi anni Sessanta.

Come è nata l’idea del gruppo e da dove avete preso l’idea per il nome?
Ci siamo conosciuti attraverso amicizie comuni. L’idea del gruppo è sorta quasi spontaneamente nel momento in cui sono emersi i gusti musicali di ciascuno e la comune volontà di cimentarsi in un progetto di rivisitazione di brani ballabili dei nostri beniamini dei tempi d’oro.
Il nome del gruppo è uno scherzoso omaggio all’inventrice della minigonna, Mary Quant, autentica icona degli anni Sessanta. La musica che interpretiamo è allo stesso modo iconica e rappresentativa di quell’epoca.

Come definireste il vostro genere e quali sono i vostri gruppi di riferimento? 
La nostra passione include il fenomeno della British invasion (Beatles, Zombies, Stones, Animals, ecc.), il beat (Evy, Equipe 84), il pop vocale italiano (Mina, Rita Pavone, Caterina Caselli), il surf, il r’n’b della Motown di Detroit e il pop ballabile (Shocking Blue, Stealers Wheel, George Baker Selection, ecc.). Il nostro debole per le sonorità vintage è comunque calmierato dall’obiettivo di reinterpretarle secondo l’umore della nostra generazione.

Come mai siete così influenzati dagli anni ’60?
Gli anni Sessanta sono stati un’epoca di grande sviluppo e fermento culturale. Hanno seguito la restaurazione post-bellica degli anni Cinquanta e anticipato la sublime decadenza degli anni Settanta. A livello estetico non hanno eguali per la molteplicità di mode, d’influenze e per il connubio di suoni e colori. Musicalmente hanno fatto da culla al fenomeno musicale più rappresentativo del Novecento: il pop-rock. Per ragioni anagrafiche non ne abbiamo potuto fare parte, ma il nostro look e il nostro stile riporterà per qualche ora i nostri ascoltatori a respirare il profumo di un’epoca che non c’è più.

Arrivate da altre esperienze prima di questa? Ce ne potete parlare?
Ciascuno di noi ha militato in diversi gruppi di altrettanto diverse estrazioni: revival, rock-blues, indie rock, noise e svariate cover band. Le influenze individuali sono disparate e l’esperienza di palco maturata da ciascuno è notevole. 

Come scegliete le cover da reinterpretare? 
Prima ancora che musicisti, siamo avidi ascoltatori di musica. Le cover vengono selezionate in base al nostro gradimento e all’urgenza di volerle diffondere il più possibile. Quasi come se interpretandole volessimo dimostrare riconoscenza all’autore. Alla fine l’amore è il propulsore anche dei progetti musicali… 

Avete in programma di scrivere anche pezzi originali?
Abbiamo senz'altro l'obiettivo di scrivere pezzi nostri. Al momento, però, siamo molto impegnati a raffinare il nostro repertorio e farci conoscere il più possibile. 

Quali sono i vostri prossimi impegni live? 
Abbiamo già un calendario fitto d’impegni che investirà la primavera del 2015. Stiamo organizzando le date per le nostre esibizioni estive e faremo il possibile per soddisfare le richieste di tutti coloro che ci contatteranno. La nostra politica prevede un impegno serio e costante, per fare in modo che la gente si ricordi della nostra professionalità prima ancora che dell’immagine.

Avete in cantiere anche qualcosa in studio? 
Amiamo lavorare in studio e accadrà presto che s’incidano tracce rappresentative del nostro genere per poter avere un supporto di qualità da distribuire in giro, ma affronteremo l’argomento con maggior dedizione quando le tracce da incidere saranno le nostre.

Per chi fosse interessato a farvi suonare, come vi possono contattare?
E' possibile contattarci (e visionare i filmati delle nostre performance) visitando la nostra pagina Facebook: Mary & The Quants.

Spazio finale per saluti e dire tutto ciò che volete.
Un caro saluto e un ringraziamento a chi ha letto tutto fino in fondo. Speriamo di vedervi in giro e di farvi ballare fino all’alba!

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