giovedì 5 marzo 2015

PROFETA IN PATRIA


Finalmente la città di Newcastle ha deciso di rendere omaggio al suo figlio prediletto, Alan Shearer, con una statua di quasi tre metri che lo raffigurerà nell'atto della sua celebre esultanza, sobria e con stile, una di quelle che i calciatori di oggi hanno dimenticato, preferendo mettere in atto delle tristissime sceneggiate, Ma questa è un'altra storia che magari approfondiremo con un articolo specifico. Dedichiamoci oggi alla figura di Alan, tifosissimo dei Magpies fin da piccolo ma che per diventare Profeta in Patria dovette aspettare di avere quasi 26 anni. Infatti da ragazzino venne scartato dal Newcastle (immaginiamo come si debba sentire oggi chi lo scartò) e finì per emigrare dalla parte opposta del paese, fino a Southampton, per poi passare nel 1992 al Blackburn, compagine con la quale vinse il suo unico trofeo (sembra incredibile), la Premier del 1995. Nel 1996, dopo l'Europeo casalingo, il Manchester United voleva sborsare qualunque cifra per assicurarselo e, a posteriori, per regalargli un palmarès incredibile. Ma Alan voleva tornare a casa, Alan voleva indossare quella maglia che aveva sognato fin da quando giocava per le strade della sua città: la maglia bianconera a strisce verticali del Newcastle United. Vi rimase per 10 anni, collezionando 148 reti in 303 presenze, ma sfiorando solamente la Premier. Ritiratosi nel 2006, pur non avendo ambizioni da manager, nel 2009 accettò di traghettare la squadra per qualche mese in una inevitabile retrocessione. Poco importava a lui ed ai suoi tifosi che continuarono a gremire St James' Park.
Ed ora l'ex chairman del club Freddy Sheperd ha commissionato allo scultore Tom Maley una statua in suo onore, statua che ancora non è chiaro dove verrà posizionata (forse all'Exhibition Park Museum), visto che ci sono diversi luoghi in città che la reclamano. In ogni caso non allo stadio, perchè Shearer non è un patrimonio solo di chi si recava sulle gradinate, ma proprio di tutta la cittadinanza: il figlio prediletto che ha rinunciato alla gloria mondiale per essere ricordato per sempre nelle strade nelle quali è cresciuto.
Concludiamo con una curiosità: Shearer ha preso parte, con un cameo nel ruolo di se stesso, ad uno dei più bei film sul calcio giocato, "The Match" di Mick Davis, storia della rivalità tra due pubs di una piccola cittadina scozzese, rivalità che ogni anno culmina in un'accesa sfida calcistica.

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