mercoledì 18 febbraio 2015

WEST LONDON DEVIANTS


Visto che pare che mezza Europa oggi abbia scoperto una certa attitudine dei Chelsea (che piaccia o meno è portata aventi da 40 anni con una certa dose di goliardia, vista anche la presenza tra i loro top lads di gente di colore fin dagli albori) e visto che sui media se ne parla già fin troppo a vanvera sveliamo una delle loro gang più depravate e becere.

“West London Deviants: voglia di scioccare, insultare, offendere.” Così dicono di sé i membri della frangia più violenta, becera e razzista dei Chelsea Headhunters. Conosciuti dal 1977 come la Hounslow Mob, sono guidati dal loro leader Stuart Glass, coinvolto nell’operazione di polizia Extra Time, candidato per il National Front, nelle file del British National Party e militante del Combat 18. Il loro interesse per il calcio era alquanto relativo ed incostante: il Chelsea dava loro un ottimo pretesto per scatenare disordini e sfogarsi in ogni modo. In particolare sono sempre stati un’assidua presenza nelle trasferte europee, in quanto potevano ritrovarsi all’estero a bere a dismisura, commettere reati in maniera più agile e portarsi a letto il maggior numero possibile di puttane! Il gruppo, sebbene dalla metà degli anni ’90 sia meno attivo, è comunque presente nelle grandi occasioni, non solo calcistiche. Infatti le loro “escursioni” sono spesso legate al turismo sessuale ed al consumo di droga. Durante un viaggio in Colombia il gruppetto dei “Deviati” si trovava in un bar nel quale accadde una rapina; gli accoliti di Glass, per nulla scomposti, presentarono Stuart come Don Corleone! Ai basiti rapinatori non rimase che restituire il bottino e scusarsi baciando la mano del “Padrino”… Questo atteggiamento da mafiosi però non era soltanto una posa, perché si narra che con loro a Londra girasse un malavitoso di origini italiane della cosiddetta Northstandi Family. In un’altra occasione si rifiutarono di lasciare Cuba fino a quando sul loro passaporto non venisse scritto “Deportato”, in seguito ad una rissa in aeroporto con una squadra argentina. 
Per le trasferte in Europa prediligono bus o minibus, non mancando mai di apporre tocchi di classe come la bandiera “Hate Bus” (Bus dell’Odio) sul lunotto posteriore. Per dare un’idea definitiva del grado di follia di questo gruppo basti citare una trasferta a Bruges, durante la quale, nel vano tentativo di fuggire all’arresto dopo il furto in una gioielleria, Stuart Glass si gettò nel fiume… per riemergere sull’altra sponda atteso dai poliziotti!!!

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